INSTALLAZIONI

 Il globo è “appeso nell’aria” tramite il campo elettromagnetico e gira in modo lento e costante per lunghi periodi di tempo (anche un mese) senza fermarsi. Sulla superficie del globo sono presentati i ritratti delle persone di diverse etnie, davanti al globo è inserito un sostegno con la fotografia di mio volto; tale immagine è posta su un supporto trasparente in modo che la mia figura si sovrapponga alle immagini del globo in movimento. Posizionata frontalmente è presente una grande lente di ingrandimento per poter osservare le sovrapposizioni delle immagini più da vicino.

Il senso dell’opera come suggerisce il titolo è l’identità. Rappresenta la mia opinione cosmopolita e umanista sulla diversità e nello stesso tempo uguaglianza di tutti gli uomini sopratutto nel sentire e vivere le emozioni e sensazioni (anche secondo tante ricerche strettamente antropologiche) anche se la costruzione del pensiero e la percezione della realtà potrebbero risultare differenti.

Globo multiculturale, 100x100 cm, tecnica mista, 2003

In questa straordinaria opera d'arte, l'artista si immerge in un viaggio profondo e complesso attraverso il tema dell'identità personale, offrendo uno sguardo intimo e coinvolgente nella storia della propria famiglia. Con una maestria tecnica e concettuale, l'artista unisce elementi visivi e narrativi per creare un'esperienza multisensoriale che cattura l'attenzione e suscita la riflessione.

Attraverso l'uso sapiente di fotografie e scrittura a mano libera, l'opera si sviluppa su una struttura trasparente a spirale, che assume una potente simbologia rappresentativa del DNA umano. Questa scelta non è casuale: la spirale, con le sue curve avvolgenti e in continua evoluzione, riflette la complessità e la fluidità dell'identità personale, che si forma e si trasforma nel corso del tempo attraverso l'eredità genetica e le esperienze di vita.

Al centro di questa spirale, come fulcro simbolico e punto focale dell'intera composizione, è collocato un teschio. Questo elemento, che evoca le tradizioni e le credenze delle culture primitive e antichi rituali magici, aggiunge un'ulteriore profondità concettuale all'opera, suggerendo un legame ancestrale e universale con il mistero della vita e della morte.

Attraverso la combinazione di elementi visivi e concettuali, l'artista invita lo spettatore a esplorare i confini dell'identità individuale e collettiva, a riflettere sulle proprie radici familiari e sulle connessioni che ci legano alla storia e alla cultura umana. In questo modo, l'opera si rivela non solo come un'espressione artistica di grande impatto estetico, ma anche come una meditazione profonda sulla natura stessa dell'esistenza umana.

"Un viaggio mitologico nel regno dell'Ade per salvare la nonna e bisnonna" è una serie di quattro cartoni collage, ciascuno della dimensione di 100x80 cm, realizzati tra il 1999 e il 2000. In quest'opera avvincente, l'artista ci conduce attraverso un'avventura epica ispirata alla mitologia greca, mentre tenta di salvare la nonna e la bisnonna dall'oltretomba. Attraverso l'uso audace di immagini sovrapposte e simbolismo, ogni cartone rivela un tassello del percorso verso la salvezza, offrendo uno sguardo incantevole e inquietante.